No, il Italia è proibita la donazione di embrioni e qualsiasi tipo di sperimentazione su di essi.
Il giorno dopo che lo spermatozoo è stato inserito nell’ovocita si assiste al meraviglioso fenomeno della fecondazione con formazione dello ZIGOTE: una singola cellula che contiene il pronucleo maschile e il pronucleo femminile. I pronuclei in vitro hanno l’aspetto di piccole sfere riconoscibili nell’ovocita e contengono rispettivamente il DNA materno e paterno che successivamente vengono a contatto, perdono la membrana nucleare e si fondono, da qui ha poi seguito la divisione dell’embrione in più cellule.
Il grado (4AA-2BB-4CC ecc..) è un codice che l’embriologo assegna all’embrione per descriverne la morfologia cioè l’aspetto al microscopio al momento dell’osservazione (di quante cellule è composto, quanto sono simmetriche tra loro e quanto sono frammentate). Questo codice può dare un’idea dell’andamento dello sviluppo embrionale in vitro ma purtroppo non sempre è predittivo del suo impianto in utero ovvero: embrioni di tipo A potrebbero non impiantarsi mentre embrioni di tipo C potrebbero dare una gravidanza evolutiva. Pertanto il grado dell’embrione purtroppo non fornisce al paziente alcuna informazione precoce realmente utile.
Il grado della blastocisti non ha alcuna correlazione con il suo assetto cromosomico e genetico. La presenza di eventuali alterazioni cromosomiche o di geni malati nell’ embrione è valutabile solo attraverso una biopsia dell’embrione con diagnosi genetica pre-impanto (PGT).
Molto più indicativo è osservare lo stadio di sviluppo dell’embrione, valutando se,quando e come ha raggiunto l’ultimo stadio di sviluppo in vitro (5-6-7 giorni dopo l’inseminazione)…l’attesissima “blastocisti” ed altrettanto efficace è conoscere l’assetto cromosomico dell’embrione pre-impianto, ma vi racconterò di questo in un post dedicato.